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Il rapimento dell'Europa

Il rapimento dell'Europa

Europa era una donna molto bella, figlia del re della Fenicia e viveva sulla costa di quello che oggi è conosciuto come Libano. Un giorno stava raccogliendo fiori con le sue amiche e Zeus passando la vide e rimase abbagliato dalla sua bellezza. Lui si trasformò in un toro bianchissimo e lei, vedendo quanto era calmo, gli salì in groppa. Cadde subito in mare e nuotò fino a Creta. Attraversarono le spiagge di Matala e Lenda a Creta e salirono sul monte Dikti dove Zeus le rivelò la sua identità sotto un platano sacro.

Dalla loro unione nacquero tre figli, Minosse, Sarpidon e Rhadamanthuys. Il primo e il più potente divenne il re di Cnosso e diede il suo nome alla civiltà minoica, la grande civiltà che fiorì sull'isola, Sarpidonas divenne il sovrano di Malia e Rhodamanthys il governatore di Festo, nel sud di Creta. L'Europa divenne così la madre delle civiltà più antiche e diede il suo nome all'intero continente.

I Fenici erano tutti i popoli del Mediterraneo orientale che si occupavano del commercio marittimo, trasportavano prodotti esotici e parlavano lingue sconosciute. La loro cultura era di movimento e cambiamento. Così, nel mito, Zeus sembra aver trasportato l'antica civiltà orientale nell'Egeo, portando nuove idee e cambiamenti. Kadmus, il fratello di Europa alla ricerca della sorella quando Zeus la prese, portò l'alfabeto fenicio al popolo greco. Gli alfabeti latino e cirillico sono adattamenti di quello greco. Il nome Europa in greco significa buchi larghi, cioè grandi occhi, e quindi l'Europa è il continente con una visione grande, aperta e ampia. Il mito del Rapimento dell'Europa esprime lo spirito libero e inquieto degli europei, la mobilità, l'incontro tra le loro culture e il patrimonio comune.

L'atemporalità del mito del rapimento dell'Europa ha ispirato molti artisti dall'antichità fino ai giorni nostri. Sono presenti rappresentazioni del mito in mosaici, vasi antichi, monete, incisioni moderne, statue e dipinti. Sulla moneta greca da 2 euro è raffigurato un mosaico del IV secolo a.C. a Sparta. La statua di Nikos e Pantelis Sotiriadis si trova all'ingresso del Parlamento Europeo a Strasburgo. Una sua copia si trova nel porto di Agios Nikolaos a Creta. Molte, ancora, le statue adornano i giardini di molte grandi città d'Europa e d'America. Nei secoli XVI e XVII i pittori più famosi come l'italiano Tisiano, Petro Paulo Rubens e l'olandese Rembrandt rappresentarono la leggenda.

(Altri articoli su Creta su www.gomega.gr)